Chiunque voglia effettuare la raccolta dei funghi epigei deve munirsi del "titolo per la raccolta".
Il titolo per la raccolta è costituito dalla ricevuta del versamento di € 30,00 (trenta/00) intestato a Unione Montana tra Langa e Alto Monferrato che può essere generato spontaneamente dal servizio pagopa dell' Unione Montana tra Langa e Alto Monferrato.
Dopo la generazione dello IUV il pagamento potrà avvenire tramite l'utilizzo di vari canali: presso gli Uffici Postali, le Tabaccherie, i punti Sisal, le varie app bancarie ecc.
Il titolo ha validità annuale e le annualità sono calcolate sull'anno solare.
Il versamento consente la raccolta dei funghi su tutto il territorio regionale ad eccezione dei luoghi in cui vige il divieto di raccolta.
La ricevuta del versamento, accompagnata da idoneo documento di identità, deve essere esibita ad ogni richiesta del personale addetto alla vigilanza (Guardie Provinciali e Forestali, guardie volontarie ecologiche, altri agenti della Forza Pubblica ecc....).
Estratto ordinanza Ministero della Salute:
“L'attività di ricerca di funghi all'interno della zone di restrizione II è
consentita ai soli residenti, nel corso della stessa, dovranno essere assicurate le necessarie misure
volte a ridurre il rischio di diffusione del virus della PSA, sia attraverso vettori passivi (cane/i,
autoveicoli e/o strumenti e indumenti), sia attraverso il disturbo della popolazione di suini selvatici
presente nell'area.
Nello specifico, durante le attività di ricerca, le persone interessate dovranno:
• munirsi di disinfettanti avi nei confronti del virus della PSA (quali ad es. Virkon, Virocid,
Ecocid o sostanze ad azione equivalente) e attrezzature idonee alla disinfezione di mezzi e
strumentazione che dovrà avere luogo prima di addentrarsi nelle zone di ricerca dei tuberi
e prima di lasciarle (nebulizzatori/diffusori risultano indispensabili);
• indossare soprascarpe usa e getta oppure calzature facili da pulire e disinfettare prima di
lasciare l'area (altamente raccomandato l'uso specifico di calzature dedicate);
• evitare conta¬ dire¬ o indire¬ con suini allevati nelle 48 ore successive all’attività di
ricerca;
• riporre eventuali indumenti monouso utilizzati (tute, calzari e guanti) in un sacco, che a sua
volta dovrà essere inserito un altro involucro, e portarli via per essere smaltiti in un
contenitore per rifiuti;
• rispettare il divieto di lasciare sul campo qualsiasi residuo di materiale potenzialmente
infettante, compresi alimenti portati a seguito;
• avere cura, prima di lasciare la zona di ricerca, di pulire e disinfettare le zampe del cane/i
presente/i nell'attività, utilizzando spray a base alcolica a bassa aggressività (del tipo spray
igienizzanti mani anti Covid).
Nel corso delle attività, inoltre, il cane dovrà essere tenuto al guinzaglio e dovranno essere
accuratamente evitati rumori e comportamenti che potrebbero causare disturbo della fauna
presente.
Infine, si rammenta che dovrà essere segnalato all'autorità sanitaria locale (Servizio Veterinario ASL
AL) ogni eventuale ritrovamento di carcasse o parti di carcasse di cinghiale (o cinghiali in evidente
stato di difficoltà).”